CHI SONO

L’ artista Leo Grilli è nato a Gubbio, da antica famiglia eugubina, il 22/01/1937, è sposato con la signora Giovanna Battazzi, hanno una figlia Claudia, che lavora nel laboratorio del padre.Prima della 2° guerra mondiale di fronte alla casa della sua famiglia ( Via Dante n. 42 ), vi era una famosa fabbrica di ceramica, che era guidata dal Professore Marchese Lolo Benveduti e dal suo socio americano Granata. Il nonno materno di Leo, Mariano Raspa, avendo studiato presso la Basilica di Assisi, fu per Lolo Benveduti un eccellente collaboratore per la ricerca e lo studio dei smalti, dei colori e della tecnica del riverbero di Mastro Giorgio. Leo all ‘età di sei sette anni già mostrava speciali e notevoli doti nel disegno e nella manualità con l argilla. Affascinato da tutte quelle opere artigianali che aveva in casa, nacque in lui la passione per le varie tecniche della ceramica e dell’ arte in generale. Leo all’ età di nove anni avendo queste peculiari, esclusive, qualità nel disegno e nella manualità in generale durante le vacanze estive, andò ad imparare il mestiere del ceramista, nella fabbrica di fronte alla sua abitazione, gestita da Crescentino Monarchi, che era soprattutto un bravo vasaio . Finita la scuola dell’ obbligo, decise d’ iniziare a lavorare in questa fabbrica. Ci lavorò più o meno fino all’ età di sedici anni. Nella fabbrica di Monarchi imparò l’ arte del vasaio, la modellazione dell’ argilla e le basi della pittura. . Leo a dodici anni sapeva già fare vasi al tornio, modellare l’ argilla per fare sculture e disegnare. A questo punto fu chiaro per lui che il suo cammino era di proseguire nello studio delle varie tecniche della ceramica, della pittura e della scultura. All’ età più o meno di sedici anni decise di andare nel laboratorio di Carlo Alberto Rossi. In questo laboratorio Leo era LIBERO DI CREARE NUOVE SCULTURE E NUOVI VASI, molti di questi vasi sono stati esposti alle biennali d’ arte nel Palazzo Ducale. Leo era altrettanto molto bravo e preciso nella riproduzione di forme del passato. Contemporaneamente lavorava anche nel laboratorio di Antonio Rossi ( scultore ). Disegno’ nuove forme per il bucchero ed essendo un bravissimo vasaio le creava al tornio, Molte delle forme in bucchero degli anni ’50/60 create da Leo Grilli vengono tutt’ora riprodotte, cosi’ come nella ceramica. Leo mentre lavorava presso queste due fabbriche seguiva anche una scuola di apprendistato, in via Savelli della Porta che durò tre anni. Come insegnante di disegno ebbe Aldo Ajò. Il professore Aldo Ajò conoscendo le qualità creative e di manualità di Leo, lo chiamò spesso a lavorare nella sua fabbrica, lasciandolo libero di esprimersi. Leo lavorando saltuariamente nella fabbrica di Aldo Ajò poté arrotondare il suo stipendio. All’ età di ventuno anni, dopo il militare a Torino, apri’ la sua prima bottega nel cuore di Gubbio, in Via dei Consoli n. 78, creando buccheri, maioliche, sculture, bassorilievi, rame sbalzato, quadri. Tante carte testimoniano i diplomi, i premi ricevuti e le partecipazioni a mostre. Tanti giornalisti italiani e stranieri hanno scritto di lui firmando articoli su riviste e quotidiani, facendo documentari in televisione per elogiarlo. Molti conoscono i suoi lavori a Gubbio e fuori ed il suo estro è giunto anche in America. Nel 1984 fu chiamato all’ Indiana University di Pennsylvania, dove contornato da giovani studenti e docenti insegnò l’ arte del vasaio, le tecniche della ceramica, della maiolica, del bucchero e fece dimostrazioni di scultura. Questo scambio durò circa 12 anni. Gli Studenti più meritevoli, più talentuosi di questa università, sono venuti nel laboratorio di Leo grilli a Gubbio per imparare il mestiere del ceramista,. Nel 2005 in occasione del Carnevale italiano ad Adelaide, l’ Umbria fu ospite d’ onore e Leo fu chiamato a rappresentare la ceramica umbra e italiana. In quest’ occasione fu invitato da due facoltà universitarie ( una di ceramica e un’ altra di ceramica e vetro ) per impartire lezioni sulle tecniche della ceramica e della maiolica, sulla lavorazione artistica dell’ argilla e sulla ricerca e studio di smalti. Grande l’ interesse da parte di giovani studenti e hobbisti.
Si riporta quanto scritto da alcuni studiosi e giornalisti, chiaramente non tutto. 

Scrive il poeta Agostino Pensa di Leo Grilli in UMBRIA AMICA. – Le opere e i giorni – Periodico indipendente di Cultura Anno X : “ Ci sono attitudini ed inclinazioni nell’ intrico dei meandri dell’ arte che si annidano per anni nel più intimo delle persone e poi emergono all’ improvviso per fortuite ed occasionali spinte operative che rendono in crescendo una serie sempre più esaltante di produzioni. È forse il caso di Leo Grilli, di Gubbio, autore di opere in ceramica di eccezionale levatura: un ceramista che alla sapienza del colore del pittore ha sempre abbinato il segno e il tratto abile ed esperto dello scultore. Nella ceramica di Leo Grilli è possibile intuire sensazioni, evocare momenti espressivi di composizioni esaltanti, rendere attinenti al reale e all’ intima concezione compositiva suggestioni conturbanti, innate propensioni evocative, e insuperabili intuizioni. Dall’ ultima mostra però si è potuto prendere consapevolezza che Leo Grilli non è il semplice ceramista della scuola eugubina, che ha per capostipite Giorgio Andreoli detto ‘ Mastro ‘, senza considerare quell’ Oderisi di cui Dante scrisse: ‘ Oh!- diss’ io lui-non se’ tu Oderisi,/ l’ onor d’ Agobbio e l’ onor di quell’ arte/ ch’ alluminar chiamata è Parisi? ” ( Divina Commedia, Purgatorio, Canto Nono, vv.79/81 9). Le opere in esposizione hanno manifestato che Leo Grilli è pittore e soprattutto scultore: Ha imboccato una strada irta di difficoltà ma piena di soddisfazioni, perché è destinato al successo più certo: un successo costruito con volontà, con umiltà e soprattutto con arte. Nella sua scelta formale non ha subito né elargizioni scolastiche e neppure impostazioni tecniche: si è trattato appunto dell’ esplosione di quel senso strutturale che gli covava, gli bruciava, lo tormentava dentro a condurlo ad associarsi al magico messaggio materico per enuclearne quelle forme che continuano il sussurro e le vibrazioni interne. Si può assistere nella sua produzione ad una incantata simbiosi tra forma e materia, tra evocazione e sentimento, tra dramma e gioia, tra esaltazione e crisi, tra calma partecipazione e perenne distacco. Non c’ è staticità nelle opere di Leo Grilli, che avverte con prontezza e con sensibilità la materia che tratta. Le sue composizioni, attraverso il simbolismo delle immagini, sono conseguenza di una profonda intuizione dei tempi moderni. Al di là dei colori, al di là della creta, c’è l’ invito da parte di Leo Grilli alla conoscenza della realtà, da scoprire e da conquistare con le proprie forze ed anche con i propri sacrifici. In Leo Grilli si intravede il desiderio del colloquio su basi di fiducia e di speranza e del raffronto con un mondo cosi intimo che sfugge alle indagini di superficie. Nulla viene sottovalutato in questo atteggiamento di creazione. Ogni particolare è inserito e cesellato in tutte le propensioni, con prontezza e con vigore e soprattutto con impeto perenne, appassionato e trepido. Riesce, in stupenda e affascinante maniera, a rendere visibile quell’ avvincente unione tra uomo e natura, per cui i suoi elaborati sono sempre ricchi di una insopprimibile vitalità, pur nel loro statuario inserimento plastico e nella levigata misura di una dinamicità struggente e lacerante. Nella produzione di Leo Grilli c’è il sigillo dell’arte e la presenza di una individualità ineguagliabile di vasto repertorio. “  

Scrive ancora il Poeta Agostino Pensa in TerniSport Anno XIX,N4-4Novembre 1984 : ” Tornare più volte sull’argomento -Leo Grilli- non è ripetere cose già dette, ma divulgare e affermare che ci troviamo di fronte a un’ ARTISTA POLIEDRICO nel vero senso della parola, Leo Grilli è un CERAMISTA TRA I PIU’ COMPLETI e FANTASIOSI di Gubbio… E’ uno scultore per nulla improvvisato e pure un pittore che se non altro ha geniali trovate, spontanee e genuine, che altri si sono permessi di copiare. “

Altri hanno scritto che ” … nella sua pittura c’è un cocktail di gusto e cultura eugubina, con gli ingredienti caratteristici della nostra realtà e la policromia delle nostre colline, delle nostre stagioni e delle nostre tradizioni religiose e folcloristiche …”

Ed ancora un giornalista fiorentino scrive che Leo Grilli assume una posizione di distacco dal reale. Si lascia guidare da un intuito e da una semplicità che esalta lo spirito Eugubino, lo spirito, cioè, di chi con queste vecchie case, ha tanta confidenza, da saper cogliere screpolature e simbologia.

Quando il Rotary Club di Gubbio proclamò Leo Grilli Artista dell’anno per il 2004 Nazzareno Darena scrisse alla fine queste parole: ” Ma chi è Leo Grilli per noi? E’ quel ragazzo che a 22 anni ha aperto la sua bottega nel cuore di Gubbio, in Via dei Consoli n.78 ed in tutti questi anni passati si è inebriato respirando a pieni polmoni le bellezze della nostra città: le antiche pietre, le volte, i palazzi monumentali, le porte, gli archi medioevali e, come dice il poeta, gli è stato dolce naufragare in questo mare.
Cosa debbo dirvi ancora su lui: quando l’incontro lo chiamo Maestro: un aggettivo che esprime rispetto, ammirazione, riverenza, e siccome non sono assolutamente portato per le arti, dentro di me lo invidio. Grazie. ” Gubbio 25/11/ 2004

La figlia, Claudia Grilli, all’ età di 25 anni ha deciso di continuare seriamente il mestiere artigianale del padre, di salvaguardare e proteggere le botteghe artigiane del padre, situate in Via dei Consoli nel centro storico di Gubbio. Sin da bambina è stata sempre affascinata e incantata dalla manualità di Leo, abbinata al suo raro ed elevato estro e creatività, non facendo mai a meno della raffinatezza, della classe, della ricercatezza e della professionalità nelle sue scelte. L’arte di Leo è sempre stata in grado di arrivare al cuore e all’anima dei bambini dei giovani e degli adulti. Nel laboratorio del padre insieme a lui Claudia sin da giovane età ha cercato di far propri i suoi insegnamenti, di metterli in pratica e di personalizzarli… Claudia sente di aver avuto uno degli insegnanti migliori, in un’unica persona ha potuto vedere l’insegnamento di un designer, ceramista al tempo stesso bravissimo vasaio, scultore e pittore, di quelli che mette l’anima nelle sue opere. Claudia manda avanti la tradizione del padre con passione e serietà, cercando al tempo stesso di rinnovarla.
Così come il padre ha deciso di non fare una fabbrica, dove si tende ad una produzione in serie, con disegni e forme che si ripetono negli anni e per generazioni. Claudia pur mantenendo lo stile, offre sempre qualcosa di nuovo, mettendo nelle sue creazioni una parte di sé da donare agli altri, per far si che le sue creazioni entrino nelle case dei clienti come se avessero sempre “una cara parola da dire” e “ un sorriso da offrire” ogni qualvolta si osservano. Nelle botteghe artigianali della Famiglia Grilli potete trovare pezzi unici ed altre creazioni di produzione limitata, avendo cosi maggior valore.

Vi aspettiamo nelle nostre botteghe per mostrarvi la nostra Arte, per darvi spiegazioni e dimostrazioni.